I suoi obiettivi sono i seguenti:
- far convivere la dimensione cittadina con la volontà di radicamento nel tessuto urbano e antropomorfico del territorio (ovvero?)
- formare il pubblico, attraverso modalità gestionali e contenuti di programmazione opportunamente modulati sulle caratteristiche del territorio (ovvero?)
- costruire uno spazio culturale al servizio dei cittadini e del quartiere, un luogo di incontro di convivialità di nuova cittadinanza e nello stesso tempo individuare una identità rispetto al panorama dell'offerta cittadina.
Proviamo a tradurre.
Nasce un nuovo avamposto strategico del Teatro di Roma; un posto non richiesto, non necessario, che seguirà la via tracciata dal Tor Bella Monaca: mettere la politica al posto del teatro.
Sarà buono per le campagne elettorali, per i comizi di partito e per gli scarti della programmazione teatrale degli Stabili del centro.
Ma qualcuno dirà evviva.
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